Domani, 25 aprile 2020, ricorrerà il 75° anniversario della Festa della Liberazione.
Siamo abituati a festeggiarlo insieme, amministratori e cittadini, unendoci nel ricordo di quanti, nel 1945, mettevano a repentaglio la loro stessa vita per liberare il suolo italiano dagli oppressori nazisti e fascisti e regalare un futuro di libertà a tutti gli italiani.
Quest’anno, nel rispetto delle limitazioni imposte dal Governo per contenere l’espandersi dell’epidemia da COVID-19, festeggeremo nelle nostre case: verranno regolarmente deposti una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, presso il cimitero e un mazzo di fiori presso il Comune.
Quest’anno viviamo un’analogia con i nostri nonni: anche noi stiamo vivendo un vero e proprio assedio a causa di un nemico che ha messo a repentaglio la nostra vita, ci ha portato via tanti nostri cari e ci ha privato di tante libertà che ci sembravano acquisite per sempre. Anche oggi un vero e proprio “esercito di liberazione” sta rischiando quotidianamente la propria esistenza per salvare le vite altrui e offrire assistenza ai nostri anziani e ai fratelli più deboli: sono i medici, gli infermieri, tutti gli operatori all’interno degli ospedali o delle strutture di ricovero, i volontari, gli addetti alla vendita e coloro che tutti i giorni escono dalle loro abitazioni e si recano sul luogo di lavoro perché indispensabili, permettendo agli altri di rimanere a casa in sicurezza.
Quest’anno quindi potremo unirci in un abbraccio solo virtuale, in un pensiero di ringraziamento a distanza che travalichi le mura che ci dividono e unisca, nella commozione e nel ricordo, gli eroi di ieri e quelli di oggi, le vittime del passato e quelle del presente, mentre ci sale alle labbra un’esclamazione di gioia e speranza: W l’Italia e gli italiani, W la Libertà, di cui abbiamo pienamente goduto fino a ieri e di cui torneremo a godere quanto prima se tutti facciamo, con spirito di sacrificio, la nostra parte.
Il Sindaco Leopoldo De Riso e l'Amministrazione Comunale